Lanfranco nasce a Terenzo, in provincia di Parma, nel 1582 e muore a Roma, nel 1647
Dal 1597 al 1598 e dal 1600 al 1602 a Parma è allievo e collaboratore di Agostino Carracci; dopo la morte di questi il duca Ranuccio I lo manda a Roma insieme a Siso Badalocchio a studiare con Annibale Carracci che lavorava alla Galleria Farnese. Quando il maestro si ammala, nel 1605, la prima commissione autonoma che riceve è di decorare il Camerino degli Eremiti nel Palazzo Farnese. Con la raccomandazione di Annibale lavora per diversi cardinali e per Papa Paolo V, collaborando con Guido Reni.
Dal 1610 rimane per due anni a Piacenza, poi torna a Roma, dove dal 1617 diventa uno degli artisti preferiti di Paolo V. Urbano VIII gli commissiona la pala ad affresco della navicella in San Pietro, dove dipinge anche la Cappella del Crocifisso, dopo aver affrescato la cupola di Sant’Andrea in Valle.
Nel 1631 viene eletto principe dell’Accademia di San Luca. Dal 1634 al 1635 affresca a Napoli la cupola del Gesù Nuovo e quella del Tesoro del Duomo. A Napoli rimane per tredici anni.
Nel 1646 ritorna a Roma, dove compie l’ultima sua grande impresa: l’affresco del catino dell’abside in San Carlo ai Catinari.
A Parma si trovano l’olio su tela La chiamata di san Matteo, intitolato anche Ritratto di gruppo, databile all’ultimissimo periodo romano o ai primissimi anni napoletani, in Palazzo Bossi Bocchi; S.Agata in carcere, in Galleria Nazionale e una Crocefissione nella chiesa di San Pietro a Porcigatone.