Domenico, detto Memo, nasce a Sorbolo, in provincia di Parma, nel 1891 e muore a Bologna nel 1957
Nel 1921 recita in America con Eleonora Duse, poi resta quattro anni in compagnia con Irma Gramatica. Sebbene sia nato per il teatro, si dedica anche al cinema, prendendo parte ad almeno trentacinque pellicole.
Comincia quando il cinema era ancora muto, con Notte di tempesta (1916) e Mimì e gli straccioni (1918), entrambi diretti da Guglielmo Zorzi. Non ricopre quasi mai ruoli da protagonista, ma recita sempre con i migliori attori del momento.
Tra le pellicole da lui interpretate ricordiamo: La vecchia signora (1932) di A.Palermi, con E.Gramatica, Falconi e De Sica; L’impiegata di papà (1933) e Il caso Haller (1933) dirette da A.Blasetti, con Marta Abba e Isa Miranda e la pramigiana Nelly Corradi; lo troviamo inoltre nel colossal del regime Scipione l’africano (1937) di Carmine Gallone; ne La Principessa Tarakanova (1938) di Fedor Ozep e Mario Soldati, con Anna Magnani; in Orizzonte dipinto (1941) di G.Salvini con Luisella Beghi (parmigiana) e A.Falconi.
Nel 1942 prende parte a sei pellicole, tra le quali La cena delle beffe di Blasetti, con Nazzari, la Calamai e O.Valenti; I due foscari di E.Fulchigoni; Dente per dente di Elter, con C.Boratto e la parmigiana Nelly Corradi. Recita anche per la televisione.