Correggio, Reggio Emilia 1489 circa - 1534
Fra i maggiori esponenti del primo ‘500, al pari di Raffaello e Tiziano, Correggio influenzerà numerosi artisti fino al ‘700. Esempi della sua arte nella Camera di San Paolo, in San Giovanni e nella Cattedrale di Parma.
Non esistono dati certi sulla formazione giovanile di Antonio Allegri detto il Correggio, ma è certo che il trasferimento a Parma, nel 1519, fu per lui una svolta significativa.
Il pittore venne chiamato ad affrescare l’appartamento della badessa Giovanna, nel
Monastero di San Paolo: la decorazione, intrisa di spirito rinascimentale, riscosse un grande successo tanto che i benedettini del Monastero di San Giovanni lo ingaggiarono per affrescare la cupola, i pennacchi, l’abside, il soffitto del presbiterio e altre parti della chiesa.
Nel frattempo, Correggio dipinse Il martirio dei quattro santi e il Compianto su Cristo morto, ora in Galleria Nazionale, la Madonna di San Sebastiano (Dresda), la Madonna della cesta (Londra) e il Matrimonio mistico di Santa Caterina con San Sebastiano (Parigi).
Terminato il lavoro in San Giovanni, nel 1526, Correggio iniziò ad affrescare in Cattedrale la cupola e i pennacchi, ponendo in questi ultimi i quattro santi patroni della città, e nella cupola, l’Assunzione di Maria Vergine, cui è dedicata la chiesa. Era il periodo della piena maturità, nel quale l’artista produsse capolavori quali la solenne Madonna di San Gerolamo, la Notturna Adorazione dei pastori e la Madonna della scodella.
Nel 1530 Antonio Allegri lasciò Parma per trascorrere lunghi periodi nella nativa Correggio e dipinse varie tele di soggetto mitologico.