“La Duchessa di Parma è una soave ossessione, la si ritrova dappertutto, nel nome delle strade, dei collegi, dei piatti in menù, degli intonaci, dei musei, dei gelati. Le donne di Parma sono eleganti, scrivono gli inviati dei rotocalchi, perché è rimasta l’impronta della Duchessa […] Maria Luisa ha il suo chiodo fisso: Parma, che le appare un porto sicuro in quella burrasca che le è piombata addosso” (Maria Luigia donna in carriera, di Luca Goldoni, edizioni Bur)
Il 19 aprile 1816 Maria Luigia d’Asburgo arriva nel piccolo Ducato di Parma, cambiando la città per sempre. La Duchessa entra, ricambiata, nel cuore dei parmigiani e il segno che vi lascia è visibile ancora oggi, nell’eleganza dei luoghi toccati da lei, nei profumi che ha amato, come la Violetta di Parma, e nella benevolenza che ha caratterizzato i suoi anni nel territorio padano.
Il palazzo dove abita la Duchessa si trova nel cuore della città, davanti all’imponente Pilotta in Piazzale della Pace, lato Borgo delle Cucine, ma purtroppo non esiste più, abbattuto da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.
Proprio di fronte, lungo strada Garibaldi, c’è il Palazzo della Riserva, in tinta “Giallo Parma”, colore voluto proprio dalla Duchessa per intonacare molti palazzi della città, che si può individuare passeggiando lungo i borghi e le vie del centro. All’interno ha sede il Museo Glauco Lombardi, che conserva ed espone i cimeli di quegli anni, della Duchessa e dell’amato-odiato marito Napoleone Bonaparte.
Quasi di fronte, il Teatro Regio, fatto costruire da Maria Luigia e inaugurato il 13 maggio 1829 con la Zaira di Bellini, che fece meno successo della Duchessa presente nel palco Reale in tutta la sua eleganza.
Molte furono le opere realizzate durante il regno della Duchessa. Nel 1831 Maria Luigia riaprì il Collegio dei Nobili, fondato da Ranuccio I Farnese nel 1601 e temporaneamente chiuso durante la dominazione francese, dandogli quindi il nome di Convitto Maria Luigia. Si trova in Borgo Lalatta, tra strada Repubblica e lo “Stradone” Viale Martiri della Libertà, e costituisce un patrimonio di notevole interesse sotto il profilo storico, architettonico, artistico, archivistico e librario.
Anche il Cimitero Monumentale della Villetta fu costruito per volontà della duchessa a partire dal 1819, vi riposano tra gli altri Niccolò Paganini, Ildebrando Pizzetti, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pietro Barilla, Padre Lino Maupas, Paola Borboni.
Negli anni felici trascorsi a Parma, Maria Luigia godette anche della tranquillità dei luoghi fuori città, come la Reggia di Colorno, a circa 15 km a nord di Parma, una delle sue residenze preferite a cui aggiunse un ampio giardino alla francese, il Casino dei Boschi e la Villa del Ferlaro, nel verde del Parco di Carrega sulle prime colline parmensi.