Il Parco Fluviale si estende su una superficie di circa 3000 ettari, in una zona compresa tra Fornovo di Taro, Collecchio, Parma, Noceto e Medesano, una lunga striscia di territorio che accompagna per circa 20 km il corso del Taro, di grande importanza ornitologica. Grazie all’avifauna migratoria, che sfrutta la valle del Taro come corridoio naturale tra la Padania e il Tirreno, nel parco sono state segnalate oltre 250 specie di uccelli. Alcuni, come sterna comune, fraticello, occhione, corriere piccolo, nidificano nel greto, altri, come nitticora e garzetta, colonizzano i boschi ripariali, mentre nelle anse più riparate svernano molte specie di anatre. Rappresentativa degli ambienti fluviali è la vegetazione, distribuita secondo il grado di adattamento all’acqua. Dove il fiume assume la caratteristica struttura a canali intrecciati, salici e pioppi crescono sulle isole di ciottoli; i canali di risorgiva e le acque ferme sono circondate da cannucce di palude, tife e giunchi; nei prati aridi spicca una rarità botanica, la Coriaria myrtifolia, presente in regione solo lungo il corso del Taro.
Il parco è molto frequentato dagli amanti del birdwatching e da chi vuole fare passeggiate semplici immerso nella natura. Il cuore del parco, vicino al greto del fiume, è visitabile a piedi o in mountain bike ed è vietato l’accesso con cani.
L’Area Naturalistica “Le Chiesuole”, tra Madregolo e Collecchio, è visitabile domenica e festivi dalle 15.00 alle 19.00 da aprile a novembre, pasqua esclusa (da metà luglio a fine agosto chiuso) al costo di euro 1,00; i restanti giorni della settimana sono riservati alle visite guidate di gruppi e scolaresche.
Il Centro visite “Sotto il segno dell’acqua” alla Corte di Giarola racconta la storia del parco, la fauna, la flora e la vita intorno al fiume Taro. È aperto da aprile a luglio e in settembre e ottobre sabato e domenica pomeriggio gratuitamente e offre un servizio di noleggio biciclette per adulti e bambini al costo di € 3,00 per mezza giornata.