Museo della Pasta

Corte di Giarola, Strada Giarola, 11 - 43044 - Collecchio (PR)

Telefono: +39 3474018157

Orari

Accesso consentito con mascherina.

da marzo al 11 dicembre sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00 su prenotazione.
Da lunedì a venerdì aperto su prenotazione per gruppi di minimo 15 persone. Giorno di chiusura: lunedì e da dicembre a febbraio chiusura stagionale.
Prenotazione online https://www.museidelcibo.it/

Tariffe

Ingresso euro 5,00; euro 4,00 ridotto gruppi min. 15 persone, over 65, convenzioni; euro 3,00 scuole e bambini dai 6 ai 18 anni, studenti Università di Parma con Student Card; biglietto famiglia € 10,00 (2 adulti + under 14 gratuito); gratuito diversamente abili e loro accompagnatori, insegnanti, accompagnatori gruppi e scuole, giornalisti, under 6.
Per gruppi di massimo 25 persone visite guidate euro 20,00 oltre al biglietto d’ingresso. Obbligatoria la prenotazione.

Museo della Pasta

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Museo della Pasta Corte di Giarola

Presso la stupenda corte agricola medievale di Giarola a Collecchio viene allestito il Museo della Pasta, a completare un percorso di approfondimento dei più importanti prodotti alimentari del territorio.

La pasta secca di semola di grano duro, di origine mediorientale, ha trovato in Italia la patria d’elezione, sviluppandosi nei secoli in diverse aree del Paese: in Sicilia, in Liguria, a Napoli, a Bologna.
Nell’Ottocento inizia a Parma l’attività di Barilla, oggi leader mondiale del settore, che ha contribuito in maniera determinante alla nascita del museo dedicato in dieci sezioni, alla conoscenza storica, tecnologica e culturale della pasta.
La prima sezione, dedicata al grano, alle sue caratteristiche e alle modalità di coltivazione, presenta modelli, attrezzi agricoli antichi e documenti che testimoniano l’evoluzione delle tecniche agricole.
La seconda sezione è dedicata alla macinazione, alle varie tipologie di mulino, con modelli e iconografia storica di grande interesse, la ricostruzione di un mulino a macine e un moderno mulino a cilindri. Una sintetica sezione è poi dedicata al pane e ai prodotti da forno.
La preparazione casalinga della pasta fresca, a cui è dedicata la quata sezione, viene raccontata attraverso piccoli attrezzi domestici, l’arte del matterello e la straordinaria varietà della più ricca collezione italiana di “speronelle”, o rotelle da pasta.
Un vero pastificio industriale della prima metà dell’Ottocento consente al visitatore, nella quinta sezione, di comprendere le varie fasi di produzione della pasta secca, con macchinari originali, perfettamente restaurati. Un secondo nucleo di macchine antiche, mostra, le metodiche di produzione in un laboratorio artigianale emiliano del secolo scorso. Modelli e video, permettono poi al visitatore di conoscere le attuali, modernissime tecnologie impiegate nei pastifici industriali per garantire un prodotto di alta qualità costante nel tempo. Un ulteriore capitolo illustra, attraverso le “trafile”, il modo di formatura di oltre cento differenti formati di pasta, vere “architetture per la bocca”.
Alla cultura della pasta è dedicata la sesta sezione, con approfondimenti sulla comunicazione (manifesti, locandine, affiches storiche realizzate da cartellonisti e grafici di fama) sulla gastronomia (storia dello scolapasta, dei ricettari e abbinamenti ideali tra formati e condimenti delle varie regioni d’Italia), sulla pasta nell’arte e nella cultura (dai dipinti ai francobolli).
Uno sguardo sulla corretta alimentazione (nutrizione, stili di vita, sostenibilità ambientale) chiude il ricco percorso espositivo che si completa con la visita al sottostante museo dedicato al pomodoro, alla sua storia, coltivazione e trasformazione, tipica del Parmense.

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