Rocca, Piazza Gramsci, 1 - 43038 - Sala Baganza (PR)
Telefono: +39 0521331342 - 331343 (Iat Sala Baganza)
Orari
dal 1 marzo all’ 8 dicembre aperto sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00; da lunedì a venerdì solo su prenotazione per gruppi. Da dicembre a febbraio aperto solo per gruppi su prenotazione. Giorno di chiusura: lunedì e da dicembre a febbraio chiusura stagionale.
Prenotazione online https://www.museidelcibo.it/
Tariffe
Ingresso euro 5,00; euro 4,00 ridotto gruppi min. 15 persone, over 65, convenzioni; euro 3,00 scuole e bambini dai 6 ai 18 anni, studenti Università di Parma con Student Card; gratuito diversamente abili e loro accompagnatori, insegnanti, accompagnatori gruppi e scuole, giornalisti, under 6.
Per gruppi di massimo 25 persone visite guidate euro 20,00 oltre al biglietto d’ingresso. Obbligatoria la prenotazione.
Le suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza diventano da ora sede del Museo del Vino, un percorso espositivo e sensoriale interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura, situato al centro di una zona a vocazione vitivinicola da secoli. Questa “cantina dei Musei del Cibo” è inserita nel più ampio circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma.
Presente già in epoca preistorica e assai sviluppata in epoca romana, la viticultura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmense: l’allestimento museale lo testimonia attraverso sei differenti sezioni.
La prima sala, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Parma, è dedicata all’archeologia del vino nel parmense, con oggetti e immagini provenienti dagli scavi del territorio che testimoniano come sia nato proprio in questa zona, introdotto dalle popolazioni celtiche, il modo “moderno” di bere il vino, schietto e in bicchieri, abbandonando l’uso greco e latino di vini annacquati e speziati.
La seconda sala approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticultura, ripercorrendo le tracce di questa coltivazione nel parmense, presentando anche attrezzi e oggetti d’uso del secolo scorso e un filmato sulla tecnica della vite “maritata” agli alberi in filari, tipica della zona.
La terza sala racconta, attraverso attrezzi e oggetti antichi la vendemmia e la preparazione del vino, mentre immagini e documenti narrano le storie del vino del territorio: dalle Arti medievali alle tecniche francesi introdotte dai Borbone, all’amore di Garibaldi per la Malvasia, alla passione per la viticultura di
Giuseppe Verdi.
La discesa nella affascinante ghiacciaia rinascimentale si trasforma in una esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo, il ruolo della vite e del vino nel rito, nella storia e nell’arte, immersi in una cultura millenaria ricca di tradizioni.
Dopo aver percorso un pergolato di vite, si approda alla sala delle botti. Qui si scopre la storia dei contenitori per il vino e dei mestieri ad essi correlati: il vasaio, il vetraio e il bottaio. Ma vi è anche spazio per approfondire l’affascinante storia del cavatappi e per conoscere le “parole chiave” legate al vino.
La sesta sala presenta i frutti della viticultura parmense: i pionieri del settore, la storia delle etichette, le varietà coltivate, i vini prodotti, perfetti per essere abbinati al formaggio e ai salumi d’eccellenza del territorio, le cantine da visitare nella zona, il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma a salvaguardia della qualità di un prodotto in continua crescita.
Il percorso si conclude, doverosamente, con la degustazione nell’enoteca nei sotterranei della Rocca.