Ugo Celada Da Virgilio. Enigma antico e moderno

Luogo:Labirinto della Masone di Fontanellato

Orario: dal 7 maggio al 15 ottobre, la mostra è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10.30 alle 19, ultimo ingresso alle ore 17.30.La biglietteria è aperta fino alle 17.30.

Tariffe: L’accesso è incluso nel biglietto d’ingresso del Labirinto della Masone (intero 18,00 €; riduzioni indicate sul sito www.labirintodifrancomariaricci.it) che comprende anche l’accesso al labirinto di bambù e alla collezione permanente di Franco Maria Ricci.

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La mostra è stata prorogata al 15 ottobre.
Per informazioni: tel. 0521827081- Mail: labirinto@francomariaricci.com

Il Labirinto della Masone accoglie per la primavera-estate 2023 la mostra Ugo Celada da Virgilio. Enigma antico e moderno a cura di Cristian Valenti, con la volontà di raccontare un artista che, seppur isolato rispetto al circuito dell’arte contemporanea del Novecento, e per questo non inserito nel dibattito critico dell’epoca, ha saputo attraversare il secolo scorso informandosi su quanto accadeva, appropriandosi dei riferimenti della cultura figurativa passata e a lui coeva e rielaborandoli attraverso il filtro del suo stile che ha mantenuto intatto e costante per tutta la vita.

La mostra espone circa cinquanta opere di Celada e di altri artisti messi con lui a confronto, provenienti perlopiù da collezioni private. Il percorso si sviluppa in tre sale che ripercorrono i generi affrontati dal pittore: gli affetti familiari, i nudi, i ritratti e le nature morte.

In ogni sala si incontrano dialoghi e confronti inediti: i nudi e le figure femminili sono accostati alle tele di Archimede Bresciani da Gazoldo, anche lui mantovano idealmente considerato il maestro di Celada, e di Virgilio Guidi, molto attivo come artista realista negli anni ’20 e ’30 e che sicuramente ebbe modo di conoscere. Nel percorso una Maddalena penitente di Francesco Hayez della collezione permanente di Franco Maria Ricci che, accostata ai nudi femminili di Celada, ne fa emergere le componenti neoclassiche, i colori intensi dei panneggi che abbracciano le ampie superfici di pelle realisticamente resa.

Il percorso espositivo inoltre sarà arricchito da una serie di oggetti – soprattutto vasi – che richiamano quelli che compaiono nei dipinti di Celada e che riprendono lo stile di Venini, Zecchin, Barovier, Scarpa, Seguso, a dimostrare come fosse importante l’armonia della forma per la costante ricerca del bello intrapresa dall’artista.

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