Luogo:Palazzo del Governatore
Orario: da mercoledì a domenica dalle 10.00 alle 19.00
Tariffe: Intero 8,00 €; ridotto 6,00 € (studenti universitari 18-25 anni con documento e tesserino universitario; visitatori con invalidità; convenzioni; gruppi scuole); gratuito minori di 14 anni; guide turistiche con tesserino; un accompagnatore per ogni gruppo anche scolastico; un accompagnatore per disabili; giornalisti accreditati dall’ufficio stampa degli organizzatori della mostra e del Comune di Parma.
Dal 7 ottobre al 10 dicembre 2023 una mostra fotografica dedicata alla cultura americana degli anni Cinquanta, realizzata attraverso una selezione esclusiva di fotografie a cura del Summer Jamboree dell’archivio Magnum Photos.
In mostra scatti celebri e inediti di Dennis Stock, Elliott Erwitt, Werner Bischof, Wayne Miller, Philippe Halsman, Inge Morath, Burt Glinn, Bob Henriques, Rene Burri, Cornell Capa, Leonard Freed, Erich Hartmann, Bruce Davidson, Eve Arnold: per la prima volta tutti questi maestri della fotografia insieme in un progetto originale a cura di Marco Minuz insieme con Summer Jamboree.
L’esposizione THE 1950s Storie americane dei grandi fotografi Magnum anticipa dunque la prima edizione del Winter Jamboree, nuovo format invernale a cura del Summer Jamboree, il Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50 più grande d’Europa, che animerà dal 7 al 10 dicembre 2023 gli spazi delle Fiere di Parma.
La mostra THE 1950s Storie americane dei grandi fotografi Magnum nasce proprio con l’obiettivo di raccontare in maniera organica, attraverso le immagini, questi stessi travolgenti anni americani, mettendo a fuoco l’essenza di un decennio felice, ma assai complesso. L’esposizione riunisce per la prima volta insieme 82 scatti realizzati da grandi fotografi, membri dell’agenzia Magnum Photos attivi negli anni ’50, artisti che hanno catturato lo spirito della società d’Oltreoceano di quei tempi, restituendocene intatta la bellezza, la potenza delle trasformazioni in atto insieme alle profonde contraddizioni che ancora la caratterizzavano, tracciando così una nuova mappa dell’identità americana ed esplorando le sue dimensioni sociali, culturali, economiche.
Gli scatti in mostra permettono di porre l’attenzione sugli elementi caratterizzanti di quel periodo come l’industria automobilistica, la moda, la musica, i grattacieli, le grandi distese naturali, il ruolo della donna. Ogni elemento viene però filtrato dalla volontà di mettere sempre al centro l’essere umano e di raccontarlo. Nel bianco e nero delle fotografie, infatti, il paesaggio passa in secondo piano, mentre ne esce rafforzato l’elemento umano, il valore delle persone e dei loro gesti. Ne emerge uno spaccato di una società protesa al futuro che lascia alle spalle l’esperienza bellica.